martedì 30 novembre 2010

Natura morta di frutta e fiori

Nicolas de Largillière (1656-1746) fu in Francia uno dei pittori più richiesti, sia per incarichi ufficiali di ex-voto o allegorie, che per commesse di ritratti da parte di nobiltà e alta borghesia.
Con altri artisti di larga fama non temette però di sminuirsi dipingendo nature morte, soggetto fino ad allora relegato a scopi decorativi e sviluppato dai soli artigiani.
Non sono in possesso di dati tecnici su quest’opera per cui l’ho realizzata nel formato 32.5x41 su tavola. Presumo che l’opera originale, come altre opere di Nicolas de Largillière, sia di dimensioni maggiori e dipinta su tela.


Copia da Nicolas de Largillière. Olio su tavola, cm 32.5x41

Natura morta con frutti

Questa composizione è di Mattheus Witmans (1650-1689) pittore attivo a Utrecht  specializzato in ritrattistica che dipinse solo occasionalmente nature morte. La gamma smorzata dei suoi colori limitati a giallo-ocra, marrone e viola gli permettono di raggiungere una caratteristica armonia coloristica. E’ un’opera dipinta su tavola anche nella versione originale e dell’originale ho mantenuto anche le dimensioni.
Piccola nota privata: credo sia il quadro che mia moglie preferisce in assoluto...


Copia da Mattheus Witmans. Olio su tavola, cm 28.6x38.4



E' nato prima il quadro o la cornice?

Il titolo del Post è chiaramente voluto per creare interesse o curiosità.
La cornice nata per proteggere e definire il quadro col tempo diventerà, influenzata anche dalle mode dell’arredamento, un elemento a volte così pesantemente decorativo da prevaricare il quadro stesso. La cornice però non deve uccidere il quadro né prevaricarlo ma deve essere semplicemente il trait d’union tra quadro e parete. Sembra che Salvator Rosa abbia detto che “la cornice è la ruffiana del quadro”.
Di seguito ci sono alcuni miei quadri con le loro cornici. Sono state trovate nei vari mercatini di Brocantage che quasi settimanalmente frequento con mia moglie e sono state portate a nuova vita grazie alla sua pazienza. A volte non sapevo spiegarmi come facesse a vedere in quel che stava acquistando (cornici sfatte, con decori in parte mancanti) una possibilità di riscatto dall’oblio in cui erano cadute... Oltretutto non è stato sufficiente ridare a loro nuova vita ma, visto che le tavole su cui dipingo non si adeguano a misure standard, ha dovuto pure modificarne le proporzioni.
Così tagliando, incollando, rifacendo dorature e ricostruendo a volte ciò che mancava ha dato ai miei quadri la ruffiana di cui avevano bisogno. 





lunedì 29 novembre 2010

Composizione floreale

Rachel Ruysch (1664-1750) fu un’artista di spicco dell'arte della pittura del secolo d'oro olandese. Ruysch visse ottantacinque anni e la datazione delle sue opere dimostra che dipinse da quando era una giovane donna fino alla vecchiaia. Ci sono rimaste circa un centinaio di sue opere. Gli sfondi dei suoi dipinti sono solitamente scuri. Questa delicata ed elegante composizione del 1695 è esposta a Zurigo alla David Koestner Gallery ed è dipinta su tela.
Ne ho fatto la copia su tavola di legno rispettando il formato originale di 25.8x32.



Copia da Rachel Ruysch. Olio su tavola, cm 25.8x32



domenica 28 novembre 2010

Natura morta con melone e pere

Questo quadro è del pittore spagnolo Luis Egidio Meléndez (Napoli, 1716-Madrid, 1780). Anche se non fu molto considerato dai suoi contemporanei, tanto da morire in povertà, Meléndez è oggi riconosciuto come il più grande pittore spagnolo di natura morta del XVIII secolo. La sua padronanza della composizione e della luce, e la sua notevole capacità di trasmettere il volume e la consistenza dei singoli oggetti gli ha permesso di trasformare la più banale delle vivande della cucina in immagini potenti.
L’opera originale, che si trova al Museum of Fine Arts di Boston, è dipinta ad olio su tela 63,8x85,1. Io ne ho fatto una copia su tavola portando il formato a 31x40.


Copia da Luis Meléndez. Olio su tavola, cm 31x40

Natura morta floreale con farfalla


Altro quadro di cui non ho le solite informazioni: titolo originale, formato, data di esecuzione, museo o altra ubicazione in cui si trova.
Immagine l’ho trovata sempre occasionalmente dall’amico tipografo.
So per certo che l’autore è Jan van Huysum (1682-1749) pittore e disegnatore fiammingo specializzato nella pittura di fiori e frutta, ma anche eccellente paesaggista.
La semplicità della composizione e il confronto con analoghe opere dello stesso autore mi hanno portato ad eseguire la copia su una tavola 28x34.
Il titolo è venuto spontaneo.


Copia da Jan van Huysum. Olio su tavola, cm 28x34
 

sabato 27 novembre 2010

Natura morta di frutta con uva e pesche

Minuzia descrittiva e splendore delle superfici caratterizzano le opere del pittore francese Pierre Dupuis (1610-1682). Tra i miei lavori è uno di quelli che amo di più. L’ho realizzato ad olio sempre rispettando le dimensioni originali. Una curiosità: il quadro di Dupuis è dipinto su lamina di rame, un supporto scelto da molti artisti italiani, fiamminghi e tedeschi per piccoli e raffinati dipinti.


Copia da Pierre Dupuis. Olio su tavola, cm 26.5x40.5

Piatto metallico con pesche

Alla mostra Frutti dell’anima: Natura morta Lombarda, dove ho scoperto Fede Galizia, era esposta anche questa opera di Giovan Ambrogio Figino pittore milanese (1550 circa-1608).
Anche in questo caso la copia è realizzata ad olio su tavola rispettando il formato dell'originale.


Copia da Giovan Ambrogio Figino. Olio su tavola, cm 21x30
 

giovedì 25 novembre 2010

Pesche in un cesto di ceramica

Nella primavera del 2000 ho visitato a Milano la mostra, allestita nel Palazzo Reale, Frutti dell’anima: Natura morta Lombarda. Qui ho avuto modo di vedere alcune opere di Fede Galizia, pittrice lombarda (1578-1630 c.) che non conoscevo. Le sue composizioni così particolari, simmetriche e apparentemente così semplici, avevano mosso la mia curiosità.  Facendo ricerche ho scoperto, con molta fortuna, una sua monografia edita nel 1989 dalla Società Editrice Umberto Allemandi & C. In questo libro ho trovato  l' opera Pesche in un cesto di ceramica appartenente ad una collezione privata di Campione d'Italia ma non esposta alla mostra Natura morta Lombarda. E ne ho fatto la mia copia...



Copia da Fede Galizia. Olio su tavola, cm 30x41.5

lunedì 22 novembre 2010

Vaso con fiori

Dopo il ritorno alla pittura nel 1995 col Cesto di rose ho continuato a dipingere attratto però dalle bellissine figure femminili di Tiziano, di Hayez, di Bouchet, di Carracci... Devo confessare che ho trovato grandi difficoltà nel creare l’abbozzo monocromatico e le velature, insomma nel realizzare quella carne viva e vibrante che questi grandi pittori ottenevano. Così un po’ deluso, poco prima  dell'inizio del 2000, sono tornato alla Natura morta con quest’opera del 1637 di Daniel Seghers (1590-1661) pittore barocco fiammingo specializzato in Nature morte floreali. Da questo quadro in poi ho cominciato a preparare le tavole di legno con gesso di Bologna e colla di coniglio e sto ancora cercando la ricetta giusta... Generalmente, come in questo caso, replico nello stesso formato dell’originale.
 
 
Copia da Daniel Seghers. Olio su tavola, cm 27x37

domenica 21 novembre 2010

Cesto di rose


Nel 1995 per una promessa fatta a mia moglie, ho ricominciato con questo soggetto di cui non conosco né l'autore né il  formato originale. Era da almeno trent'anni che non prendevo in mano un pennello e mi sono subito rammaricato di non averlo fatto prima... La musica e tanto altro mi hanno allontanato dalla mia vecchia passione giovanile e il profumo dei colori, dell'olio di lino, della trementina mi hanno riportato di colpo indietro coi ricordi. Bellissimo!

Di questo quadro, di cui ho trovato da un amico tipografo una prova di stampa, non so nulla e mi piacerebbe che qualcuno che  mi sta leggendo fosse a conoscenza di qualche dato. L'ho realizzato ad olio su tela 35x50. 
 
 
Copia da autore sconosciuto. Olio su tela, cm 35x50